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Francia. Il Consiglio di Stato annulla il decreto sull'origine del latte




Il Consiglio di Stato francese, dopo aver interrogato la Corte di giustizia dell'UE (1), ha ritenuto illegale la normativa nazionale che impone l'indicazione di origine del latte nell'etichetta dei prodotti trasformati, in quanto non esiste un legame comprovato tra la sua origine (UE, non UE) e le sue proprietà.

Per questa ragione, la scorsa settimana, il Conseil d'Etat ha annullato il Decreto introdotto nel 2016 allo scopo di imporre l'indicazione d'origine del latte nei prodotti lattiero caseari.


All'indomani della decisione del Governo, che nel frattempo aveva ricevuto la benedizione della Commissione europea, la società francese Lactalis, nel 2016, presentava ricorso, chiedendo al Conseil d’État l’annullamento del decreto controverso. A sostegno di tale ricorso, Lactalis deduceva, in particolare, due motivi relativi alla violazione, da parte del decreto, degli articoli 26, 38 e 39 del regolamento n. 1169/2011. Il giudice del rinvio, ritenendo necessario chiarire l’interpretazione degli articoli richiamati dalla ricorrente sospendeva la causa e presentava rinvio pregiudiziale chiedendo una pronuncia della Corte di Giustizia, che è l’organo deputato alla corretta interpretazione del diritto dell’UE.


Nel mese di ottobre 2020, la Corte di Giustizia stabiliva che, ai sensi del Regolamento, gli Stati membri possano imporre l'indicazione d'origine in etichetta in nome della protezione dei consumatori a due condizioni. Da un lato, "la maggior parte dei consumatori attribuisca un'importanza significativa a queste informazioni" e che esista un "legame comprovato tra alcune proprietà di un alimento e la sua origine o provenienza". "Queste due condizioni, che sono separate, devono essere soddisfatte entrambe."


Il Consiglio di Stato ha constatato che l'amministrazione francese, diversamente, aveva giustificato l'obbligo di etichettatura contestato unicamente dall'importanza che la maggioranza dei consumatori attribuisce, secondo le indagini, all'esistenza di informazioni sull'origine o sull'origine del latte, osservando, inoltre come nel corso dell'udienza l'amministrazione aveva indicato che, a parte questo approccio soggettivo, non vi era una proprietà oggettiva del latte che potesse essere collegata alla sua origine geografica.


A seguito dell'introduzione del Decreto francese molti Stati membri, tra cui l'Italia, avevano introdotto medesime disposizioni.



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